Il giorno della Smemoria

IL GIORNO DELLA SMEMORIA

In occasione della giornata della memoria, piuttosto che spendere una parolina in ricordo del lavoro fatto dall’URSS per combattere il nazismo, (per lavoro si intende una ventina di milioni di morti dati alla causa), un giornale italiano ha avuto il coraggio di titolare:

“Mistificazione sovietica – Sono stati gli ucraini a liberare Auschwitz, non i russi”.

Sottotitolo: “Il cancello del campo di sterminio è stato aperto dai soldati del 100° battaglione della divisione di Lviv, comandata da Anatolyj Shapiro, un ebreo nato a Poltava. Poi la propaganda di Mosca ha rimodellato la storia secondo convenienza”.

Beh, già è molto che non si parla di carri armati americani come nel film di Benigni, dirà qualcuno. In effetti sì, è un passo avanti. Ma che c’entra la polemica Ucraina – Russia con Aushwitz?

  • Ai tempi sovietici non c’erano distinzioni nazionaliste all’interno dell’Unione, per definizione. Neppure Stalin era russo, tanto per dire (Georgia). Ma anche Chruščëv e Brežnev, (Ucraina). C’era chi dava gli ordini e c’era chi andava a morire. Un battaglione andava a farsi massacrare, e magari era un battaglione tagiko, un altro liberava o arrivava ad Aushwitz e magari era a prevalenza etnica ucraina, un altro ancora metteva su la bandiera al Reichstag e manco si sa chi erano esattamente perché al tempo nessuno stava lì a guardare “ma tu da che parte dell’Unione vieni?”.
  • Ma chi è che in Russia fa propaganda dicendo che bisogna ringraziare i russi per la liberazione dal nazismo o per Auschwitz? In Russia si ricorda sempre la vittoria contro il nazismo compiuta dal popolo sovietico, mai si parla di Russia.
  • Gli ucraini avrebbero sì, un ottimo spunto per poter festeggiare, onorare e ricordare – questo comandate ebreo Anatolyj Shapiro, ma hanno mai fatto a gara a rivendicarlo ai russi? Al contrario, a quanto pare, gli eroi che vanno di moda in Ucraina dal dopo Maidan son ben altri. Avete presente Stepan Bandera? Ecco, lui era uno che gli ebrei ad Auschwitz aiutava a mandarceli, altro che liberarli. Eppure è lui l’eroe celebrato nell’Ucraina moderna da quando le forze nazionalista ‘ispirate’ dall’Occidente hanno preso il sopravvento. Le commemorazioni delle gesta eroiche dell’armata sovietica sono invece addirittura proibite. Magari gli ucraini si ricordassero di Shapiro, del 100.mo battaglione, e magari cercassero di contendere ai russi il primato ad Auschwitz.

Insomma in questi tempi in cui non si fa altro che una corsa a schierarsi, da una parte o dall’altra, è facile perdere la ragione. Ma che bisogno c’è di alterare la Storia? Anatolyj Shapiro dimostra l’esatto contrario di quel che si vuol propagandare – un ebreo, nato in Ucraina, che porta alla vittoria un battaglione multietnico per l’Unione Sovietica, che c’entra la Russia e che polemica è?

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