La conferenza sulla sicurezza mondiale di Monaco del 2007 – il momento esatto in cui tra Russia e Occidente cambiò tutto.
“La storia dell’umanità certamente ha superato periodi di unipolarismo e ha visto aspirazioni alla supremazia mondiale (riferimento agli assolutismi del secolo scorso che portarono alle guerre mondiali). Tuttavia, che cosa è un mondo unipolare? Comunque si voglia abbellire questo termine, alla fine ci si riferisce sempre allo stesso tipo di situazione, ovvero a un unico centro di autorità, un unico centro di forza, un unico centro decisionale. È un mondo nel quale c’è un padrone, un sovrano. Ed alla fine questo non solo è pericoloso per tutti quelli compresi in questo sistema, ma anche per il sovrano stesso, perché distrugge se stesso dall’interno. E questo certamente non ha niente a che fare con la democrazia. Perché, come voi sapete, la democrazia è il potere della maggioranza alla luce degli interessi e delle opinioni della minoranza”.
Ed è qui che cambiò tutto
Nel 1991 George Bush (Senior) aveva enunciato la famosa teoria del NEW WORLD ORDER. Approfittando della crisi sovietica Bush affermò che fosse arrivato il tempo, decaduto il principale concorrente, per la creazione di un nuovo Ordine. Un sistema che sulla carta sarebbe dovuto risultare utile per garantire pace, sicurezza, democrazia e libertà, ma che di fatto, si rivelò poi inteso a realizzare piuttosto quella pace, quella sicurezza, e libertà e, soprattutto, quel tipo di democrazia imposto dall’alto a tutti gli altri. Il concetto della ‘globalizzazione’, del mondo unipolare e del dominio americano.
Con questo discorso l’amministrazione russa segnò il punto di svolta e di rottura – la Russia si dissociava apertamente da quella visione e proponeva la sua alternativa – un mondo MULTIPOLARE, in cui ogni nazione, nel rispetto reciproco, fosse stata libera di scegliere la sua politica estera, economica e interna, in maniera del tutto sovrana e indipendente.
Da allora le relazioni diplomatiche tra Russia e Occidente tornarono ad essere fredde come e anche forse peggio rispetto a quelle del periodo sovietico. L’Occidente non ha accettato una visione del mondo che prescindesse dalla propria guida e unilateralità.
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